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La clave, musicalmente....

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LA CLAVE, MUSICALMENTE
Musicalmente, la clave di son e quella di salsa si sviluppano in due battute, speculari e alternate, di 4/4 (a volte di 2/4, come nella figura): in una, le claves battono tre colpi, nell’altra due.
Nella battuta a tre colpi, il primo di questi viene dato sul primo battito, il secondo colpo tra il secondo ed il terzo battito, il terzo colpo sul quarto battito. Nella seguente (o precedente) battuta a due colpi, il primo colpo viene dato sul secondo battito ed il secondo colpo sul terzo battito. Quindi tra i colpi della battuta a tre l’intervallo è più lungo che tra i colpi della battuta due. Superfluo dire che l’ascolto della musica, prestando particolare attenzione alla ritmica e, almeno per le prime volte, sforzandosi di individuare la clave tra le percussioni, è assolutamente necessario per sviluppare la sensibilità che ci permetterà di percepire la clave, anche quando essa non sia chiaramente espressa dallo strumento, e la si debba intuire “tre le righe” delle altre percussioni, cioè della conga, il bongo, i timbales, ecc…, le quali, tutte, pur seguendo una loro specifica linea, si basano su di essa ed è quindi facile ad un orecchio esercitato dedurre la clave sottointesa. All’uopo, per i principianti, consiglio di ascoltare la versione di “Devorame otra vez” cantata da Lalo Rodriguez, di “Salsa con candela” di Miguel Yamba e “Moron” del Rubio Loco, in cui la clave è immediatamente introdotta all’inizio. E tanto basti (per il momento) per quanto riguarda l’aspetto musicale della clave.



Tutti i musicisti, mentre suonano la Salsa, pensano, interpretano ed improvvisano in funzione della clave. Alcuni esempi possono essere la “cascara” (figura ritmica suonata con la bacchetta sul fusto dei timbales) o il ritmo della campana, che, eseguite in certi punti del brano, fanno ben capire la direzione della clave e, comunque, tutta la ritmica e la melodia del brano fanno intuire la clave. In ogni modo, tutta la sezione ritmica (congas, bongoes, timbales, ma anche guïro e maracas, ecc.) si conformano al magico, misterioso, intrigante susseguirsi di due colpi/tre colpi della clave.
Esistono alcune variazioni della clave che prendono il nome dal ritmo per cui vengono suonate.
C'è, per esempio, una clave di rumba cubana che fa ritardare di ½ battito il 3° colpo della battuta a tre colpi ed una chiave brasiliana che fa ritardare di ½ battito il 2° colpo della battuta a due. Entrambe queste variazioni si possono sentire in alcuni frangenti dei brani, o in un intero brano di salsa.
Anche il ballerino deve tener presente la grandissima importanza che ha la clave nella salsa e deve saperla interpretare. Deve cioè “ballare in clave”: balla dunque “in clave” chiunque si ispiri e si adegui al ritmo della clave mentre balla. Per altri, invece, ballare in clave significa semplicemente scegliere di iniziare la sequenza di passi sul primo o sul quinto battito (ballare sull'uno) oppure sul secondo o il sesto (ballare sul 2).


Vediamo ora come i passi del ballerino si debbano adeguare alla clave. Ed a questo punto ci imbattiamo in una domanda: si deve ballare sull’uno o sul due? Per evitare confusioni, stabiliamo, prima, cosa voglia dire ballare sull’uno o sul due. Quasi senza tema di essere contraddetti, si può affermare che muovere il primo passo (uno - sinistro per l’uomo, destro per la donna) sul primo battito della battuta a tre colpi (di clave) significa ballare sull’uno, mentre muovere il primo passo sul secondo battito della battuta a due colpi (di clave) ci fa ballare sul due. Stabilito ciò, possiamo dire, quasi altrettanto tranquillamente, che il son e la salsa portoricana vanno ballati sul due, mentre la salsa cubana deve essere ballata sull’uno. La maggior parte degli insegnanti sconsigliano vivamente ai principianti di ballare sul due fino a quando non siano sufficientemente esperti.

INTERPRETAZIUNE RITMICA
Per concludere, considerando la clave e la sua distribuzione in due battute successive, avremo la possibilità di ballare in sei diversi modi, all'interno di una frase musicale elementare, cioè 2 battute e 8 battiti (4 battiti per battuta).
Tenendo conto dello schema dei passi di una Base Alternata, il cavaliere potrà eseguirli iniziando a ballare il primo passo sul primo battito di una battuta, in questi due modi :
1) 5,6,7, - 1,2,3,- (sull'1 indietro)
2) 1,2,3, - 5,6,7,- (sull'1 avanti)
Oppure li eseguirà ballando il primo passo sul secondo battito di una battuta, in questi quattro modi:
3) 6,7,8, - 2,3,4,- (sul 2 indietro)
4) 2,3,4, - 6,7,8,- (sul 2 avanti)
5) 6,7, -,1,2,3, -,5 ("break on 2" indietro)
6) 1,2, -,5,6,7, -,1 ("break on 2" avanti)
Nel primo caso balleremo sulla melodia, ma solo con riferimento alla battuta, mentre nel secondo balleremo anche, con riferimento alla frase da otto battiti. Nel terzo e nel quinto caso, balleremo interpretando le cellule ritmiche musicali, tipiche dei vari strumenti. Nel quarto e nel sesto faremo anche riferimento alla frase da otto.
Nel rispetto di quanto detto sopra, rientrano quindi anche le possibilità di ballare "en clave", sia partendo sul primo colpo dei tre, che sul primo colpo dei 2, indipendentemente dal fatto che si tratti di un brano suonato in clave 2/3 o 3/2.
Tutto ciò che non rientra in questi casi è da considerarsi al di sotto del minimo accettabile, ovvero fuori tempo.